Passione Condivisa per la Fotografia

Parola agli Autori: Simone Curella

La cura per l’allestimento del Set e la gestione attenta dell’illuminazione: il servizio fotografico al gruppo musicale Team Rock’et diventa occasione per parlare con Simone Curella della sua passione per la fotografia e del suo percorso di formazione…

Il servizio fotografico che Simone Curella ha recentemente realizzato al gruppo musicale “Team Rock’et” ci ha entusiasmato, trasmette una grande carica e mette bene in evidenza le particolarità di una band connotata da tanta grinta e una straripante simpatia. Sono immagini fantastiche delle quali si evidenzia la grande cura con la quale sono state realizzate: dalla disposizione delle luci all’utilizzo di effetti “speciali”, dai make-up alle pose, nulla sembra essere lasciato al caso! Per questo abbiamo chiesto qualcosa di più all’autore sul modo in cui sono state realizzate, l’impressione è quella che scatti del genere siano il risultato finale di un processo creativo che richiede un’attenta programmazione e la cura di molti dettagli. Potendo contare sulla sua disponibilità, è quindi stato possibile effettuare la seguente intervista.

Ciao Simone, complimenti per le splendide foto! Da quanto e come è nata la tua passione per questo genere fotografico? Ci racconti qualcosa sul tuo percorso?

Ciao a tutti, come prima cosa volevo ringraziare tutto il Gruppo ISO100 per la disponibilità e l’aiuto che tutti i giorni trovo in questo magnifico ambiente! Riguardo la domanda, da anni mi piace fare fotografia ed ho provato molti generi prima di approdare alla fotografia in studio. Mi piace soprattutto ritrarre persone e bambini. Tutto è iniziato quasi per gioco circa 1 anno fa, quando mi sono reso conto che gestire le luci e creare atmosfere era proprio quello che mi dava le soddisfazioni maggiori. Da allora ho frequentato e ancora frequento vari corsi per specializzarmi proprio in questo genere, come quelli di maternità e newborn con Eugenio e Giada fotografie di Milano e Silvia Benedetti di Fiumicino. Inoltre, ho iniziato da qualche mese un lungo percorso di illuminotecnica fashion e glamour con il Maestro Francesco Francia, quest’ultimo finalizzato anche alla piena consapevolezza dell’utilizzo della luce sia continua che flash in tutti i suoi ambiti fotografici: come, quando e soprattutto perché utilizzarla con determinati modificatori o diverse potenze.

Quali sono le maggiori difficoltà che hai incontrato nel tuo percorso di  crescita fotografica?

Sono praticamente all’inizio del mio percorso, per ora posso dire che quello che credevo di sapere superficialmente in realtà…non lo sapevo proprio!! Vedendo video su YouTube e approfondendo la ricerca per i generi che volevo trattare mi sono fatto solo un’idea di ciò che avrei potuto fare, e ci ho provato, ma i risultati migliori, ovviamente, sono arrivati solo dopo una formazione professionale.

Quali sono i tuoi riferimenti in campo fotografico? Ci sono degli autori a cui ti ispiri particolarmente?

Certo! Per ogni genere a cui aspiro ce ne sono diversi sparsi in tutto il mondo, ve ne posso elencare alcuni.

Per la fotografia di famiglia, newborn e maternità  sicuramente la mia insegnante Silvia Benedetti ma anche Marta Ponsko e Gisella Iriarte 

Per le foto in studio e comunque per la gestione delle luci in generale, posso tranquillamente dire che la passione l’ha fatta scattare proprio lui: Alessio Buzzi  di fotomania.biz (a cui ho fatto la corte per qualche tempo chiedendogli di insegnarmi l’utilizzo e la gestione delle luci, visto che abita vicino e lavora a Civitavecchia, ma per problemi di tempo non siamo mai riusciti ad incontrarci…ancora ?)

Per ultimo un progetto che ho appena iniziato e che ancora deve prendere forma definitiva. Si tratta dei ritratti di fotografia sportiva sia posata che in azione. Qui i miei riferimenti sono prettamente americani visto che in Italia non ho trovato nulla del genere: Rocktown.media di Jason sterling e Braad Deel (proprio quest’ultimo ho scoperto da poco che, proprio come me, è un dipendente di un’azienda privata e fotografa per passione!)

Che ruolo ha la costruzione del set nella realizzazione dei tuoi scatti?

Il set in alcuni casi è fondamentale ma in altri è superfluo: dipende dal tipo di scatto che si vuole realizzare. L’unica costante è utilizzare nel modo corretto e sapientemente la luce e le ombre, dipende tutto da loro.

gestire le luci e creare atmosfere era proprio quello che mi dava le soddisfazioni maggiori

Qual è l’accessorio che utilizzi sul set che ritieni sia assolutamente indispensabile e del quale non potresti proprio fare a meno?

Io faccio parte di quelli che quando sale la scimmia deve acquistare qualcosa per forza ma ultimamente mi sono reso conto che l’accessorio che mi da più sicurezza è l’ultima cosa che avrei acquistato fino a pochi mesi fa ed è l’esposimetro. Una volta capito come si utilizza e a cosa serve, ti permette di realizzare la foto che hai in mente al primo scatto! Ovviamente non basta solo lui ma ci vuole tanta conoscenza, che sto scoprendo man mano che avanza la formazione. 

Quale fotocamera utilizzi? Hai un’ottica preferita con la quale scattare?

Utilizzo la mitica Nikon D750 con cui mi trovo benissimo, non sono passato a mirrorless perché per ora non me la posso permettere ma un cambio è in programma per un futuro prossimo.

Scatto principalmente con il 50 f1.8 Nikon ed il 24-70 f/2.8 Nikon con cui riesco a fare la maggior parte dei miei lavori per gli ambienti che ho a disposizione. Inoltre, mi piace molto utilizzare il 70-200 VRII f/2.8 Nikon quando gli spazi e le condizioni me lo permettono.

La prossima lente che acquisterò sarà probabilmente l’85mm f/1.8 Nikon o Sigma art, oltre al 35mm che mi intriga molto…

Ti ritieni soddisfatto dai risultati che ottieni? Quale o quali elementi credi potrebbero aiutarti a migliorare?

Non sarò mai soddisfatto dei miei risultati ma questo è proprio un mio problema psicologico cronico ? Più vado avanti e più i miei scatti migliorano, ogni volta riesco a correggere alcune cose e fare un passo in avanti, quindi con i miei tempi e le mie possibilità potrà aiutarmi solo tanta pratica sul campo e la continua formazione che non si fermerà mai: c’è sempre da imparare, da chiunque…

Con quale software elabori le tue immagini? E quanto tempo dedichi mediamente alla post-produzione?

Questo è un tasto dolente per me. Non sono un’amante della post produzione, anche perché non ne sono nemmeno molto capace. Fondamentalmente mi limito alla correzione del Raw dai pannelli di Lightroom e ad un passaggio veloce, solo se realmente necessario, in Photoshop soprattutto per eliminare oggetti di disturbo o effettuare piccole correzioni che non è possibile fare in Lr.

Il mio impegno maggiore è nel cercare di far uscire l’immagine il più corretta possibile già dalla Camera al momento dello scatto!

Quale consiglio daresti a chi vorrebbe dedicarsi a questo genere fotografico?

Non spendere soldi in attrezzatura megagalattica: il 90% delle cose si può fare con dei “semplici” speed light! E, soprattutto, consiglio di frequentare dei corsi di formazione o, se possibile, la cosa ancora migliore è affiancare un fotografo che pratica lo stesso stile che si vuole realizzare: sarebbe il top!!

Hai progetti fotografici ai quali stai attualmente lavorando o ai quali ti piacerebbe in futuro dedicarti?

Ho anticipato questa risposta senza saperlo! Certo che si. Oltre a quello a cui sto già lavorando vorrei dedicarmi allo sportrait, così lo chiamano in america, ovvero fotografie di ritratto sportivo sia in azione che posato, di solito con un’ambientazione drammatica dai contrasti elevati tra lo sfondo ed il soggetto. Parte di questo progetto sarà anche la fotografia di danza e ginnastica ritmica ma vedremo più avanti i risultati che verranno fuori…

Il mio impegno maggiore è nel cercare di far uscire l’immagine il più corretta possibile già dalla Camera al momento dello scatto

Grazie all’autore per aver condiviso con noi il suo lavoro, le sue considerazioni ed i suoi riferimenti sull’argomento, sono molto interessanti e senz’altro risulteranno utili per chiunque intenda intraprendere un percorso fotografico in questo affascinante campo.

Infine, due parole sul gruppo musicale protagonista del servizio fotografico. Il “Team Rock’et” è un gruppo (che nel nome si ispira all’organizzazione criminale dei cattivi dell’anime Pokemon) di giovani artisti che si dedica al genere “Cartoon Rock”, reinterpretando brani delle sigle dei cartoni animati con degli arrangiamenti in chiave Rock.

La band è formata da Jessie (Giada Squarzolo), James (Giordano Di Carmine) e Meowth (Alessandra Tzinis) e i cattivi factotum del gruppo: al basso Cristian De Iuliis, alla Chitarra Giordano Di Martino, e alla Batteria Manuel Squarzolo.

Le loro esibizioni Live sono un vero e proprio spettacolo fatto non solo di buona musica ma anche di battute, sketch e travolgente interazione con il pubblico riguardo tutto ciò che è riferimento al mondo dei cartoon. Assolutamente da vedere!!

Trovate qui i riferimenti al loro gruppo ed ai loro lavori:

INSTAGRAM: @teamrocket_22

FACEBOOK: Team ROCK’et

E adesso, non ci resta che lasciar “parlare” le immagini che abbiamo raccolto nella Gallery che segue…